C'era una volta in un condominio chiamato "Il Paradiso dei Litiganti", dove vivevano quaranta condomini ognuno con le proprie idee strampalate e convinzioni bizzarre. Tra di loro spiccavano tre personaggi principali: Giuseppe, detto Bepi, un uomo pacifico e un po' svagato; Giorgia, soprannominata Faina per il suo carattere spietato; e Luigi, noto come Mazzillo per la sua arroganza.
Una sera, tutti i condomini si riunirono nella sala comune per discutere dei problemi del condominio. Bepi aprì la riunione con un sorriso incerto, cercando di mantenere la calma.
"Bene, signori," iniziò Bepi, "qualcuno ha delle richieste particolari?"
La prima a parlare fu Faina, con la sua voce acuta e tagliente. "Vorrei che si installassero delle trappole per topi in ogni piano. Ho visto un topo l'altro giorno e non posso convivere con questi mostri!"
Mazzillo, alzandosi in piedi, sbuffò. "Trappole per topi? Ridicolo. Io chiedo qualcosa di più serio. Propongo di dipingere il palazzo tutto d'oro. Così aumenterà il valore delle nostre proprietà!"
La sala scoppiò in un mormorio di disapprovazione. Bepi cercò di riportare l'ordine, ma le richieste assurde continuarono a piovere.
Un vicino anziano, il signor Pignolo, chiese che venissero installati dei silenziatori sui campanelli per non disturbare il suo cane, mentre la signora Rossi voleva che tutti fossero obbligati a indossare ciabatte di feltro nei corridoi per evitare rumori notturni.
A un certo punto, la signora Buffetti, appassionata di astrologia, propose di costruire un osservatorio astronomico sul tetto del palazzo per osservare le stelle. "È fondamentale per il nostro benessere spirituale," spiegò con convinzione.
Mazzillo sbuffò di nuovo, alzando gli occhi al cielo. "Ma vi rendete conto delle sciocchezze che state dicendo?"
Faina, non volendo essere da meno, propose un regolamento per vietare l'uso di colori sgargianti nei vestiti dei condomini. "Rovinano l'estetica del condominio," disse con aria altezzosa.
Bepi, ormai esausto, decise di chiudere la riunione con un'ultima domanda: "Qualcuno ha altre richieste?"
La sala rimase in silenzio per un momento, poi tutti iniziarono a ridere. Bepi sospirò di sollievo, pensando che almeno una cosa l'avevano ottenuta: un po' di buonumore tra tutti quei litigi. E così, tra una risata e l'altra, la riunione si concluse, promettendo altre serate di assurdità e ironia nel condominio "Il Paradiso dei Litiganti".