Galileo Galilei,
nato a Pisa nel 1564, è uno dei padri della scienza moderna.
Astronomo, fisico e matematico, Galileo rivoluzionò la nostra comprensione del mondo con le sue scoperte e invenzioni.
Tra i suoi contributi più celebri vi sono il miglioramento del telescopio e le osservazioni astronomiche che ne derivarono, come le lune di Giove e le fasi di Venere, che confermavano il modello eliocentrico di Copernico.
Nel 1610, Galileo pubblicò il "Sidereus Nuncius", dove riportava le sue scoperte celesti, sfidando la visione geocentrica dominante sostenuta dalla Chiesa.
Le sue idee radicali attirarono l'attenzione dell'Inquisizione. Nonostante l'opposizione crescente, nel 1632 Galileo pubblicò il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", un'opera che confrontava i sistemi copernicano e tolemaico.
La Chiesa, vedendo in Galileo una minaccia all'ortodossia religiosa, lo accusò di eresia.
Nel 1633, Galileo fu processato dall'Inquisizione e costretto a ritrattare le sue posizioni. Fu condannato al carcere, poi commutato agli arresti domiciliari, dove trascorse il resto della sua vita.
Nonostante queste difficoltà, Galileo continuò a lavorare, scrivendo il "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze", che pose le basi per la meccanica classica.
Galileo morì nel 1642, ma il suo spirito indomito e le sue scoperte scientifiche continuarono a ispirare generazioni di scienziati.
La sua condanna fu formalmente revocata dalla Chiesa cattolica solo nel 1992, riconoscendo finalmente l'importanza e la correttezza delle sue teorie.